domenica 1 giugno 2014

sabato 10 maggio 2014

Era ora!

Bicicletta sui treni? Con il dlgs 70/14 diventa la regola.


Nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 6 maggio 2014 è stato pubblicato il decreto legislativo 17 aprile 2014, n. 70 "Disciplina sanzionatorio per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1371/2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario" (in vigore dal 21 maggio). Una disposizione del decreto legislativo - art. 6 - riguarda anche il trasporto delle biciclette, disciplinato dall'art. 5 del regolamento europeo.
Commenta Giulietta Pagliaccio, presidente della FIAB:  "Finalmente! Adesso il trasporto delle biciclette non è più un servizio aggiuntivo ma è la regola salvo comprovate ragioni di esclusione che devono essere espresse. Questo obbliga anche Regioni e Imprese di trasporto ferroviario a concludere contratti (e prima ancora ad allestire bandi) di servizio che lo prevedono".
Dichiara Giacomo Scognamillo, responsabile FIAB per Bici+treno ""Non posso che essere d'accordo anche se non sono nuove le penalità per le aziende; sono previste sia nella carta dei servizi che nei relativi contratti. L'articolo 6 comma 1 apre la strada ad eventuali ricorsi, nelle sedi opportune, in caso di disservizio".
Insomma un passo avanti, anche se per ora solo sulla carta, che può aiutare le associazioni e i Coordinamenti regionali della FIAB che da sempre si battono per un servizio Treno+Bici degno di questo nome.

Art. 6 DECRETO LEGISLATIVO 17 aprile 2014, n. 70
Sanzioni relative al trasporto di biciclette
 1. In caso di inosservanza dell'obbligo di cui all'articolo  5  del regolamento relativo alla possibilita' di trasporto delle  biciclette a bordo del treno, le imprese ferroviarie sono soggette al  pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro.

Regolamento (CE) n. 1371/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario
Articolo 5 -Biciclette
Le imprese ferroviarie consentono ai passeggeri di portare sul treno, se del caso dietro pagamento, le biciclette se sono facili da maneggiare, se ciò non pregiudica il servizio ferroviario specifico e se il materiale rotabile lo consente.

giovedì 6 marzo 2014

Da nord a sud in MTB



LA GRANDE BELLEZZA IN BICICLETTA.
(Francesco Giorgioni)

Sulla traversata della Sardegna in bicicletta avevo scritto un post circa un mese fa.
Oggi quell'idea ha assunto i caratteri definiti di un'escursione articolata in sette tappe e con un programma abbastanza preciso. Lo trovate nella locandina allegata.
Approfitto di questo spazio per annunciarlo e per spiegare una volta ancora quale sia lo spirito dell'avventura e - potrò dirlo? - la sua mission.
ArzachenaMaramtb 2014 si svolgerà tra il 22 ed il 28 aprile prossimi. Inforcheremo le nostre mountain bike ad Arzachena, poi piegheremo la nostra rotta verso ovest e, dopo avere accarezzato la costa occidentale, contiamo di arrivare il 28 a Maracalagonis. Più o meno è il tracciato segnato dalla Guida al Mountain biking della Sardegna pubblicato nel 2009 dalla Regione Sardegna. Ovviamente, si va per sentieri e stradine di campagna.
Chi desiderasse maggiori informazioni può averle contattando il profilo Facebook Smeraldabike (l'associazione che promuove l'escursione) o chiedendo di iscriversi alla pagina Facebook Arzachenamaramtb2014.
Perché Arzachena e Maracalagonis? Perché l'idea è venuta in mente a me ed al mio compagno di pedalate Gigi Usai: io sono di Arzachena, lui di Maracalgonis. Pedalando sulla stessa traccia da nord a sud potremo unire le nostre differenze.
Tutto qua.
Perché lo facciamo?
Per spirito di avventura e perché ci piace pedalare, ma soprattutto per una ragione: per capire bene cosa sia La Grande Bellezza della Sardegna bisogna contemplare ogni sua ricchezza all'aria aperta, guadagnando ciascun paesaggio con la fatica.
La fatica, la sofferenza aprono la mente.
In fondo a tutto questo c'è l'ambizione di dimostrare che si possa fare turismo in Sardegna tutto l'anno, passando attraverso piccoli centri e borgate quasi dimenticate dal mondo.
Se gli amministratori di questi centri vorranno stabilire un contatto con noi, attraverso i riferimenti indicati in alto possono farlo.
Immagino un cammino come quello di Santiago di Compostela trasportato in Sardegna, sogno gruppi di ciclisti guidati da accompagnatori della mia terra che attraversano l'Isola da un capo all'altro. Per tutti i dodici mesi all'anno.
Oggi, per me, è questa La Grande Bellezza.


Fonte: SARDEGNAblogger

martedì 18 febbraio 2014

Ritrovamenti - Motobecane

La gente butta! Noi raccogliamo. Quasi sempre recuperiamo vecchie mtb (Mountain bike) a cui nessuno ha voluto veramente bene. Comprate in negozio, (la vendita al supermercato è più recente) pagate nemmeno poco e rilevatesi subito scomode se usate in città, sono finite prima in garage e poi nel cassonetto. Bici "pomapate" da un mercato che le ha vendute praticamente a tutti, anche alla signora per fare la spesa. In realtà se ne vedono ancora in giro. Chi ci va, ci sta aggrapato sopra come su un cavallo un pò bizzoso. Io compreso. Difficile montargli un porta pacchi, così come un parafango queste mtb, qui ad Alghero detengo ancora un primato di presenza, se non altro, nelle discariche. Poi ci sono le eccezioni (vedi foto) e ti chiedi come mai è stata abbandonata. Troppo grande? Troppi soldi per rimetterla a posto? Eppure è un telaio molto bello, francese, che una volta completato darebbe soddisfazione nella guida. Non è nemmeno troppo vecchio, probabilmente non è una bici da corsa, troppi dettagli per non essere una "sport". Ma in tutto e per tutto concepita come una bici performante. Il buco sinistro nel tubo inclinato sta ad indicare che li ci si può montare un comando per il deragliatore anteriore. La moltiplica per arrivare al doppio o al triplo delle marce, dipenderà della guarnitura. Ma montare una tripla sarebbe delitto. Cercheremo di rimetterla in pista se lo merita.Vai Motobecane!

lunedì 3 febbraio 2014

IN-competenze

«Ma per la realizzazione del programma ci sono i tecnici…» si risponderà, ma il problema è proprio questo. Quali tecnici? In Sardegna siamo pieni di progetti grandiosi finiti in niente per via di tecnici inadeguati, persone per le quali costruire un palazzo in città o un sentiero in un bosco è lo stesso, basta prendere i soldi e basta che siano molti. Persone che in tutta la loro vita non hanno camminato a piedi per più di mezz’ora di seguito vogliono progettare itinerari escursionistici. Persone che non vanno in bicicletta da quando erano adolescenti vogliono progettare itinerari cicloturistici, persone che non hanno mai più studiato la storia dalle scuole medie vogliono progettare itinerari storici e così via. E se lo si fa loro notare, pure si offendono e rispondono stizziti: «Ma io sono ingegnere!».


Questo è solo un occhiello di un articolo ben scritto e che condivido al 99 x cento.
Lo trovate qui:
http://tramasdeamistade.org/htdocs/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=363:poi-vengono-a-dire-a-noi-di-fare-rete-arratza-de-facilai-is-provintzias&catid=69:amos-cardia&Itemid=9